Il termine Tai Chi appare per la prima volta in quello che si ritiene essere il più antico libro cinese “I CHING” conosciuto come “Il libro dei mutamenti”. La parola CHING significa “libro” e l’ideogramma “I” era anticamente composto da quelli della LUNA (Yin) e del SOLE (Yang). Il libro tratta, infatti, del flusso continuo e alterno di queste due forze, ed il suo titolo può essere menzionato anche come “libro di Yin e Yang e loro relazione“.
L’I CHING appartiene indiscutibilmente ai libri più importanti della letteratura mondiale. Ancora oggi i più importanti dotti della Cina continuano ad occuparsene. Quasi tutto ciò che nella storia cinese, vecchia di più di tremila anni, è stato pensato in fatto di idee grandi ed importanti è in parte legato a spunti tratti da questo libro poiché nell’I CHING è contenuta l’elaborazione più matura della saggezza di millenni. Anzi, non solo la filosofia ,ma anche la scienza naturale e la scienza politica della Cina hanno attinto a questa fonte di saggezza. L’idea fondamentale dell’insieme del libro è l’idea del mutamento. “tutto fluisce e scorre come il fiume; senza arresto, giorno e notte“. Con ciò è enunciata l’idea del mutamento.
Per colui che ha riconosciuto il mutamento, lo sguardo non mira più le singole cose fluenti dinnanzi a lui, bensì l’eterna immutabile legge operante in ogni mutamento. Questa legge è il senso (TAO), il corso, la via, l’uno in tutto, il molteplice. Affinché si realizzi occorre una posizione. Questa posizione di principio è il Grande Inizio di tutto ciò che è: TAI-CHI. Il principio del Tai-Chi è il principio di base al quale lo Yin e lo Yang coesistono, si uniscono e si perpetuano a vicenda. “TAI” significa “grandissimo-supremo” e indica il principio che sta alla base di tutti i fenomeni, mentre “CHI” significa”trave” e anticamente indicava la trave maestra del tetto di un edificio, quella che sopportava tutta la struttura delle travi secondarie che formavano poi la trama del tetto stesso. Ha anche il significato di polo supremo, di principio cosmologico. Quindi letteralmente può essere tradotto “grandissima suprema trave“.
Per questo secondo i cinesi, nella visione della creazione del mondo, il Tai-Chi è il principio dal quale sono nati i due elementi Yin e Yang, che combinandosi hanno dato origine a tutte le cose. Gli antichi filosofi cinesi definirono lo stato antecedente alla creazione del modo con il termine Wu-Chi “suprema vacuità” condizione pressoché’ impossibile definire, dalla quale fu formato l’universo. Quindi possiamo chiamare Wu-Chi quel momento che precede il manifestarsi di qualsiasi cosa. Questo fenomeno è la sorgente del movimento e della quiete e di ogni cosa dell’ universo. Quando da esso qualcosa sorge, la condizione originaria di questo vuoto finisce, manifestando l’inizio del Tai Chi. Questa teoria viene rappresentata con questo grafico: I concetti WU-CHI e TAI-CHI non solo possono rappresentare la creazione dell’universo e dell’uomo, ma anche gli aspetti della vita stessa, messa in relazione con i due opposti Yin e Yang che, mutando continuamente, danno origine a tutte le cose, manifestandosi chiaramente però in loro origine.
Sebbene siano di natura differente, come il giorno e la notte, coesistono inseparabilmente con grande armonia. Infatti ci sono caratteristiche proprie dello Yang come: l’uomo -il cielo -il calore -il movimento -la vita ecc… , e altre proprie dello Yin come: la donna -la terra -il freddo -l’immobilità -la morte ecc…. Tutto è messo in relazione con questi due principi fondamentali, che mutano al culmine dell’uno nell’altro come per il giorno (Yang) e la notte (Yin), così l’estremo dello Yang è la creazione dello Yin e l’estremo dello Yin è la creazione dello Yang. Le due più grandi scuole filosofiche cinesi sono state il Confucianesimo e il Taoismo. La filosofia di Confucio pone l’accento sulla moderazione e sulla giusta misura, è la cosiddetta “filosofia dell’aureomezzo”. Il Taoismo evidenzia l’importanza continua del cambiamento che rende inappropriato ogni rigido standard comportamentale.
Franca Fraschini Duvia